Premio a Zanotelli, ma il Tribunale di Napoli gli nega l’auditorium

Il tribunale di Napoli sbatte la porta in faccia ad Alex Zanotelli. Il padre comboniano avrebbe dovuto rice­vere il premio Nelson Mandela per l’impegno civile, etico e umano nella difesa dei diritti dei più deboli, della pace e della terra presso l’auditorium del Palazzo di giustizia. A Tony Servillo era indirizzata una targa per il valore civile dell’impegno artistico. Promotori dell’iniziativa l’Istituto italiano per gli studi delle politiche ambientali e l’Ordine degli avvocati, iniziativa collaterale al corso di Diritto ambientale. Lunedì però è arrivata la revoca dell’autorizzazione da parte dell’ufficio speciale del tribunale per vizi di carat­tere formale e sostanziale. La richiesta per l’utilizzo dello spazio da 400 posti era arrivata mesi prima in forma generica, nella domanda non si menzionavano Zanotelli e Servillo, ma poi era stata inviata una nota integrativa una volta avuta la certezza della loro partecipazione. La motivazione del vizio formale fornisce una chiave interpretativa: la premiazione è incompatibile con le finalità istituzionali del luogo. In una sala dove si sono svolti buffet, iniziative politiche e presentazioni di libri non si può premiare Zanotelli.

La cerimonia si è svolta ugualmente nella saletta del consiglio dell’Ordine: una folla di persone accalcate per ascoltare la lectio magi­stralis di Zanotelli, che lo scorso settembre ha ricevuto dall’università di Bari la laurea honoris causa in legge nella sede distaccata di Taranto, per sottolineare nella città dell’Ilva il suo impegno per i diritti e l’ambiente. «E’ un atto grave contro di me, certo non contro Servillo — racconta Zanotelli -, in un momento storico in cui la magistratura sta pesando sui movimenti di base come i No Tav. Erri De Luca verrà portato in tribunale per reato di opinione. Un fatto estremamente grave. Nella lectio ho raccontato la mia storia, ho spiegato come diritti umani e territorio, giustizia sociale e ambiente siano legati. Ho raccontato le battaglie per l’acqua pubblica, ho spiegato che la legge in discussione al senato sugli ecocrimini è vergognosa. Ho chiesto l’impegno di avvocati e magistrati per i diritti di rom e migranti. Ora devono dirci cos’è che li ha spaventati».

Il presidente del tribunale di Napoli, Carlo Alemi, spiega di non condividere la scelta: «Parlare di pace equivale a parlare di temi istitu­zionali». Costanza Boccardi di Teatri Uniti era in sala con Servillo: «Ritengo si sia trattato di una decisione politica, un attacco al dis­senso e ai movimenti. Impedire a Zanotelli di parlare in un’istituzione pubblica è stato un atto di censura preventiva. Hanno persino allontanato molte persone dicendo che l’evento non c’era». Ma perché padre Alex era stato invitato? «Con la sua lectio magistralis sui diritti umani — spiega Maurizio Montalto, presidente dell’Iispa — ha lanciato a magistrati e avvocati una sfida: condividere le bat­taglie civili in difesa dei diritti fondamentali».

Ad Alex Zanotelli, Uomo d’Amore e di Pace

Diceva Bellavista:

“ i napoletani sono uomini d’amore”, tu Alex sei nato a Trento ma sei figlio anche tu di questa terra, difficile e stupenda.

Tu quindi sei l’eccezione alla regola perché  l’Amore ce l’hai nel dna, in ogni cellula del tuo corpo.

Tu sei anche Uomo di Giustizia, che, con coraggio, è sempre in prima fila quando si tratta di difendere i più deboli o una causa giusta.

La Verità non ti fa paura e ne paghi le conseguenze ogni qualvolta ti fai carico di denunciare pubblicamente gli obbrobri, le vergognose azioni di quanti frodano gli altri per i propri tornaconti, per il loro malaffare, o per il loro benessere.

Il tuo unico intento è il Bene di tutti, il rispetto dei Diritti.

Non guardi in faccia a nessuno, ma al contempo rispetti tutti, senza giudicare nessuno. E’ per questo che da ogni parte del Mondo ti cercano.

Sei l’Uomo dell’Accoglienza.

Ultimo, ma non ultimo, sei un Uomo di Fede, quella che hai e che trasmetti a chi t’incontra; coi tuoi gesti, con le tue parole, con il vivere quotidiano. Ci  fai dono di condividere con te i bei momenti di spiritualità, celebrati tra la gente. Come dimenticare la celebrazione Eucaristica della Notte di Natale di ogni anno, nella Stazione ferroviaria di Napoli tra i senza fissa dimora? Bisogna viverli questi momenti per capirli!

L’insieme di tutte queste cose esprime il motivo per cui oggi ricevi il giusto riconoscimento:

                                                                   Premio Nelson Mandela per la Pace

Chi più di te vive e porta la Pace?

La tua Vita lo dimostra.

Sei tutto questo e tanto di più, caro Alex, ma le parole non riusciranno mai a descriverti, né ad esprimere l’Affetto, il Rispetto, la Stima, la Riconoscenza verso di te, da parte di chi ha la fortuna di averti incrociato sul proprio cammino.

Desideriamo darti un abbraccio grande quanto l’Universo e dirti che siamo orgogliosi di averti conosciuto.

Il Signore ti benedica, particolarmente ora che sei al tuo 50° Anniversario di Sacerdozio; e ti dia tanta forza per proseguire questo prezioso cammino, esempio per noi, da seguire, come una scia luminosa e fruttuosa.

A noi piace pensare che questo riconoscimento, oggi, ti venga consegnato personalmente da Nelson Mandela, o da Madre Teresa di Calcutta, o da Gandhi… o da tanti  altri che, come te, hanno trasformato la loro vita in un Dono.

Grazie, caro Alex, ti vogliamo Bene!

Napoli, 17 giugno 2014

Da parte di tutti coloro che stimano e amano Alex.

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